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            Il IV MigliORA si configura come un programma di interventi di

rigenerazione urbana, riappropriazione di spazi pubblici e mobilità sostenibile con una doppia valenza locale e territoriale.

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La proposta progettuale mostra 2 punti macroscopici di sviluppo: il Parco Lineare Urbano e la riqualificazione del sistema delle connessioni territoriali ciclopedonali.

Un circuito infrastrutturale anulare che lega il territorio e le due zone archeologiche del Parco degli Acquedotti e dell’Appia Antica attraverso la riapertura di via Rapolla e la sistemazione di parte della viabilità esistente.

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    Il Parco Lineare nel quartiere Quarto Miglio nasce dall’idea del recupero e dalla riappropriazione di aree pubbliche

sul tracciato originario del fiume Almone.

    Si configura come un percorso accessibile alla mobilità lenta che rigenera e riusa aree interstiziali, verdi e non, inutilizzate, abbandonate o

prive di una progettazione funzionale definita.

Interconnette nuovi ambiti pubblici dello spazio aperto, come piazze, giardini, agorà e orti urbani, atti a garantire nuovi servizi e luoghi aggregativi di sport, socialità, svago e cultura, completamente assenti in questo quadrante urbano.

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PARCO LINEARE QUARTO MIGLIO

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L’intervento urbano progettato si sviluppa in un territorio di assenze e ha lo scopo in ambito locale di colmare il vuoto creato dalla totale mancanza dello spazio pubblico urbano e di aree verdi di quartiere.

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Il quartiere Quarto Miglio si è infatti sviluppato dopo la Guerra senza un adeguato piano urbano della mobilità e degli spazi pubblici.

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In questo quadro d’insieme il Parco Lineare assume un ruolo connettivo.

Rilega longitudinalmente il quartiere e costituisce una nuova infrastruttura continua con mobilità sostenibile ad integrazione della viabilità veicolare esistente.

Ricuce aree attualmente parcellizzate, rendendo fruibili spazi attualmente interclusi, divenendo collante tra il tessuto urbano, i servizi esistenti (come il mercato) e le attività private, nella speranza di imprimere una spinta vitale anche economica oltre che sociale.

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D’altra parte il Parco Lineare permetterà alla popolazione finalmente di beneficiare dello Spazio Pubblico, Bene Comune imprescindibile per la vita cittadina.  Il progetto prevede infatti la definizione un sistema di spazi riconoscibili e funzionali ad accogliere le necessità delle diverse anime che abitano il territorio nella loro eterogeneità: nuovi luoghi di prossimità aperti, verdi e non, accessibili, fruibili e inclusivi; spazi di aggregazione, svago, sport e socialità necessari anche a superare la solitudine, l’isolamento e la noia delle fasce più fragili di cittadinanza.

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L’idea progettuale in questo modo persegue la volontà di generare la qualità urbana come potenziale innesco di processi di riappropriazione dell'identità di quartiere, che possono rendersi possibili attraverso il coinvolgimento e la partecipazione dei comitati, delle scuole, delle associazioni e delle attività che operano attivamente sul territorio.

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Nel territorio d’interesse si snoda il bacino idrico dell’Almone, sacro ai romani, che parte dai Castelli e arriva fino al Tevere. Il fiume ha subito nel corso del tempo diversi interventi antropici che hanno modificato il suo corso naturale: in particolare nella zona di Quarto Miglio il corso d’acqua, che attraversa longitudinalmente tutto il quartiere, parallelamente all’Appia Nuova, è stato intubato. In superficie, da una vista a volo di uccello, la presenza del suo passaggio è però ancora visibile come una linea continua di vegetazione che si insinua tra gli edifici.

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Nell’ottica del recupero del tracciato del Fiume Almone il progetto si apre ad un processo di riappropriazione storica e di valorizzazione dei territori fluviali, che abbraccia appieno le intenzionalità espresse nel Contratto del Fiume Almone promosso dal Comitato per il Parco della Caffarella e i Parchi territoriali Appia Antica e Castelli Romani nell’ambito della Carta Nazionale dei Contratti di Fiume. 

IL FIUME ALMONE IN UN AEREOFOTO DEL 1960
PERCORREVA QUARTO MIGLIO

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